FERMARE L’ATTIMO IRRIPETIBILE

è quasi un processo alchemico, una trasformazione misteriosa, quella che si produce nella fotografia: al di là dell’occhio di cristallo c’è l’istante, tu sai che al tuo battito di ciglia svanirà, e forse tu stesso non crederai che ci sia stato davvero.

Eppure la freccia era incoccata, l’aquila stava per spiccare il volo, quel bimbo giocava con la sua ombra, quel raggio di sole cadeva perfetto su un vecchio banco di scuola… e il quel momento, proprio in quell’attimo, si acuiscono i sensi e la concentrazione: tu scatti, consapevole di avere fissato qualcosa, di avere segnato un prima e un dopo. La macchina fotografica è diventata macchina del tempo, rivelatore di onde gravitazionali, registratore di suoni impercettibili all’udito, di vibrazioni del cuore.

Con un semplice gesto hai consegnato una realtà percepita con la tua sensibilità alla interpretazione di altri, finirà in un libro, in una mostra, in un video reportage o semplicemente andrà ad arricchire quell’immenso archivio della memoria a cui attingere quando il pensiero vuole trovare un punto fermo, uno sguardo speciale, un desiderio, un brandello di infinito.

Carla Milone
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